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ACQUA E OLI OZONIZZATI

L’ozonizzazione di acqua bidistillata e di oli vegetali è realizzata tramite il gorgogliamento di una miscela di gas (O2-O3) in essi. Nel caso dell’acqua, circa 5 minuti possono essere sufficienti per 2 o 3 litri, mentre per 100 grammi di olio vegetale, possono essere necessarie diverse ore se vengono impiegate apparecchiature per l’ozono terapia medicale. Dobbiamo tenere presente che molti ozonidi formati negli oli vegetali hanno caratteristiche volatili potenzialmente pericolosi; di conseguenza, non è consigliabile che persone inesperte possano applicare queste procedure. Questo è il motivo per cui l’olio ozonizzato è fondamentalmente prodotto in laboratori semi-industriali, che seguono norme di sicurezza e con un personale specializzato.

Non va impiegata l’aria per produrre l’ozono medicale, poiché essa può provocare la formazione di composti azotati tossici. La concentrazione di ozono in acqua pura, dovuta alla solubilizzazione dell’ozono, corrisponde a circa il 25% della concentrazione di ozono nel gas utilizzato, a temperatura ambiente, sufficiente per una disinfezione ottimale. Un grammo di olio può assorbire più di 160 mg di ozono. Mentre l’acqua ozonizzata è efficace per più di un giorno se mantenuta refrigerata, l’olio rimane stabile per 2 anni se congelato o mantenuto in luogo fresco. Entrambi agiscono come potenti disinfettanti e accelerano la guarigione stimolando la proliferazione cellulare. Una volta che la comunità medica riconoscerà la loro efficacia, entrambe, acqua ozonizzata e olio, potrebbero diventare strumenti essenziali nelle unità operative per il trattamento di ferite croniche. Attualmente nelle farmacie europee sono presenti prodotti come l’Azexin – olio di semi di girasole ozonizzato – registrato all’EMEA come prodotto sanitario con indicazione per il trattamento delle lesioni cutanee.

I problemi nella disinfezione dell’acqua potabile e nella prevenzione delle infezioni nosocomiali sono di primaria importanza poiché un loro controllo è fondamentale per la vita o la morte di molte persone. Rispetto al cloro, la versatilità e l’efficacia dell’ozono rimangono ancora sconosciute. Comunque, a causa delle insoddisfacenti caratteristiche organolettiche, il cloro è stato gradualmente rimpiazzato dall’ozono, anche per le raccomandazioni della WHO a questo riguardo. L’ozono come disinfettante dell’acqua potabile è più efficace del cloro nell’inattivare patogeni umani come, ad esempio 63 differenti batteri (Salmonella, Shigella, Vibrio Cholerae, Campylobacter jejuni, Yersinia enterocolitica, Legionella ecc.) diverse varietà di lievito e fino a 13 funghi patogeni (Alternaria, Monilinia, Rhizopus ecc.). Più recentemente, a causa della contaminazione delle acque sotterranee da materiale fecale, il problema della disinfezione è diventato ancora più complesso poiché i protozoi incistati, come la Giardia Lamblia, o le cisti del Cryptosporidium parvum e le uova di elminti (Ascaris suum e Ascaris lumbricoides), richiedonoun contatto con l’ozono più prolungato dei batteri e dei virus. Ogni anno, il Cryptosporidium provoca epidemie di malattia che possono mettere in pericolo di vita per i pazienti anziani o gravemente malati (AIDS).

Altro impiego efficace nel prevenire epidemie d’infezioni intestinali è la possibilità di impiegare l’ozono come agente antimicrobico a diretto contatto con cibo e frutta. Il 26 giungo 2001, la Food and Drug Administration (FDA) ha approvato ufficialmente l’utilizzo dell’ozono in fase gassosa e acquosa, come agente antimicrobico per il trattamento, l’immagazzinamento e la lavorazione del cibo (Rice, 2001). Dobbiamo sottolineare che, oltre a disinfettare l’acqua potabile, l’impiego dell’ozono può migliorare le caratteristiche organolettiche. Infatti, esso migliora la coagulazione e le flocculazione, ossida le componenti di sapore e odore cattivo (come ferro e manganese), aumenta l’estrazione di particelle nei filtri mediante il carbone attivo granulare. L’efficacia dell’ozono è stata convalidata da oltre 3000 impianti di trattamento dell’acqua in tutto il mondo.

FONTE (World Federation of Ozone Therapy – WFOT, 2015 /Review on Evidence Based Ozone Therapy).

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